I tetti, cime artificiali di finito domestico dighe di infiniti intangibili grigi legni caldi, irrilevanti, sicuri. Tappeti di pietra...

Le gambe tronchi grigi su sangue immobile. Attorno scaglie di linfa, foglie. Un occhio giallo spento apre griglie di sonno. Le pietre...

Un estuario di cielo, di cipressi stalagmiti grigi e leggeri. Oscillío di tessuti immobili fruscii in giallo. Senza venti o suoni...

E non vogliamo ascoltare ma gridare. Giudicare seguire senza neanche capire. Mentire fuggire apparire senza far mai vedere, di volere...

Ed è in autunno che ti fai ancora più bello. Quando son pochi a venirti a vedere, ma tu sai che quei pochi ti vogliono bene. Muovi calmo...

Finiranno i giorni neri cieli di idrocarburi. Sorgenti rosse tra le crepe dei muri, le nostre fondamenta. Lame di scuri.

Sbuffanti e maestose ostili distese nel silenzio, riservate, ci guardano mute. Più dure dell'odio, ignare al dolore tra una nuvola e un...

Scoppietta la rivoluzione, nell’aria come una doppietta che scatta tra le dita secca. Forza coatta, la nostra Mecca.

A settembre ritorni ti spogli del caos, riposi il fondale. Come una diva che ha appena cantato, afferri la vestaglia d’autunno e scivoli...