
A settembre ritorni
ti spogli del caos,
riposi il fondale.
Come una diva che ha appena cantato,
afferri la vestaglia d’autunno
e scivoli muto.
Non ti resta più voce, puoi solo ascoltare:
un aereo lontano, una valle,
il segreto di un pescatore.
Ti strucchi d’estate, ti lasci guardare,
ritorni nei cuori e ti sdrai,
prima di dormire,
appoggiato stanco sul braccio
di chi ti ha saputo aspettare.