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Pegolotte crocevia

Aggiornamento: 19 giu 2021



Ho messo la sveglia alle 5.50 per la telefonata in diretta con Andrea e Michele su Radio Deejay, ma alle 4.30 sono in piedi.

In realtà non son sicuro di essermi mai realmente sdraiato, perché in meno di 48 ore sono successe troppe cose. Anche quando siamo partiti per la Mongolia in Peugeot 206 nel luglio 2012 è andata così.

A viaggiare serve tempo, è vero, ma non quello fisico misurabile. Serve il tempo della mente.

I 3.04 minuti in diretta radio sembrano dieci secondi, ma a fine chiamata son percepiti dal mio essere come circa tre mesi. Sta succedendo: momento di realizzazione.

“Olga, siamo in Panda non so dove per non so dove”.

L’unica cosa che mi pare di capire per la prima volta è il concetto di ”social”: tutto ciò che non ho mai capito prima. Perché?

Un sacco di meravigliosi sconosciuti ci scrivono, ci invitano in tutta Italia, ci riempiono di coraggio. Il pieno improvviso di umanità mi destabilizza in un’ottica di sublime romantico. Mi sento finire sotto una slavina di sensazioni troppo consistenti e troppo veloci per essere afferrate una alla volta.

Sono in sovraccarico e ho una voglia disperata di toast.

Ci rimettiamo in strada verso il Bagno Schiuma Lido di Volano dove con EUR 9.90 Groupon ci ha promesso due lettini, un ombrellone e pranzo incluso. Le mie speranze di una spiaggia deserta post notte di temporale si avverano. Da Pegolotte (che ora confermiamo essere in provincia di Venezia!) al lido di Volano la Pianura Padana domina il paesaggio, e per la prima volta non mi sembra di una tristezza infinita. È bella anche lei, piatta ma spaziosa, piena di rotonde che schivano paesini a bordo strada.

Pare che tutti vivano una vita “normale”, che non ha nulla a che vedere con la mia degli ultimi due anni. Il bar centrale, la posta, il kebab. La normalità è bella.

Di non-normale ci sono invece le strutture industriali che, sostituendosi alle colline, frastagliano il paesaggio con le loro forme incomprensibili: recinti illimitati, piante di banana, i cartelloni del supermercato Alíper venduto sempre come dietro l’angolo ma che in realtà non si trova mai.

La Pianura Padana è come la Mongolia, dove destra o sinistra portano sempre dritti da nessuna parte.

Per fortuna la Googlecrazia ristabilisce l’ordine, ma soprattutto conduce noi al Bagno Schiuma.

Siamo gli unici, quasi eroici. Ci sdraiamo sui lettini e guardiamo il mare mosso solo dal vento e non ancora dalle masse dell’estate che sarà. Spendiamo il nostro voucher-pranzo, facciamo un riposino e mostriamo il QR code alla gentilissima ragazza che, fino ad ora, ci ha trattati con il giusto spirito.

“Mi sa che il pranzo non è incluso”.

Recupero la prenotazione e le mostro cosa “L‘offerta comprende”, scritto in piccolo a fondo schermo.

“Devono avere sbagliato, perché col pranzo sono venti euro in più”.

Le dico che andiamo a fare due passi e prendo tempo per riflettere su come procedere: insistere perché ho ragione a tutti gli effetti spiegando che per venti euro in più non sarei mai andato in spiaggia col maglione, o ammettere che la vita fa schifo, e dopo quindici mesi di pandemia anche Groupon fa quello che vuole?

Tra un passo e l’altro nella sabbia penso che essere ragionevoli sia la soluzione migliore.

“Guarda, purtroppo avete sbagliato, ma ho fatto anch’io il vostro lavoro e sono disposto a riconoscervi metà del dovuto”.

Dalla sua reazione comprendo quanto la mia proposta suoni inaccettabile perché “già a stare su Groupon ci perdo”. Ma allora perché ci sta? Io quando ho avuto i ristoranti ho sempre evitato Groupon e simili per lo stesso motivo, ma questo lei non lo sa, e non credo di aver voglia di dirglielo.

Ci troviamo a discutere per venti euro in una sorta di guerriglia dei poveri a piedi scalzi nella sabbia, venti euro che per entrambi oggi valgono più del dovuto. Anche se Olga si è lanciata in prima linea, io ho troppa umanità addosso per aver la forza di continuare la battaglia. Lascio la banconota, ringrazio e torno in Panda, eterno rifugio.

Cosa si fa in queste situazioni? Si invia una lamentela a Groupon? Si scrive una “brutta” recensione con la pretesa che serva davvero a qualcosa e non soltanto come sfogo di un ego prima donna?

Io chiudo la portiera e imposto B&B Cà Tiraglio su Google.

In 37 minuti dovremmo raggiungere quello che per due notti sarà finalmente il nostro primo baratto in PandAmia.

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